Che cos’è l’alienazione parentale?

alienazione parentale
Scritto il 10 Gennaio 2023 in Divorzio e Separazione

L’alienazione parentale, nota anche come alienazione genitoriale, è un fenomeno che si verifica in caso di separazioni conflittuali. Si verifica quando un figlio minore, senza motivo plausibile, rifiuta di incontrare uno dei genitori con cui non vive abitualmente, accompagnando spesso il rifiuto con comportamenti denigratori nei confronti del genitore respinto. Questo atteggiamento viene indotto dalle azioni e dai comportamenti dell’altro genitore.

Qual’è la causa dell’alienazione parentale

L’alienazione parentale è causata dalle iniziative e dai comportamenti di un genitore, anche se non sempre questo genitore è consapevole di indurre il figlio a rifiutare l’altro genitore. In alcuni casi, il genitore “alienante” è convinto erroneamnete di agire nel miglior interesse del bambino.  Il più delle volte il genitore alienante è quello collocatario, cioè quello che convive abitualmente con il bambino.

Che cosa non è l’alienazione parentale

L’alienazione parentale non è una patologia o una malattia psicologica del bambino o dell’adulto.
Si tratta di un disturbo della relazione tra i componenti della famiglia separata: madre, padre e figlio minore.
L’alienazione genitoriale, pertanto, si verifica soltanto all’interno di un rapporto disfunzionale tra i membri della famiglia separata.

I sintomi dell’alienazione genitoriale

Gli studiosi hanno stilato un elenco di sintomi dell’alienazione parentale, nota anche come sindrome di alienazione parentale (PAS).
Tale elenco include comportamenti come il rifiuto del bambino di relazionarsi con un genitore, accompagnato da una forte e ingiustificata campagna di denigrazione nei confronti di quel genitore.
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La posizione degli operatori 

Non tutti gli operatori riconoscono l’esistenza dell’alienazione parentale. In Italia non esiste ancora una legislazione specifica che ne tenga conto e che possa fornire una risposta a tutela dei minori.
Anzi, molti giudici e avvocati sostengono che l’alienazione parentale non esiste proprio.
Ora, però, ciò che conta è il fatto che tale fenomeno esiste veramente nella realtà; e non importa il nome che gli si vuole dare.
L’alienazione parentale consiste nel “rifiuto del bambino di relazionarsi con un genitore, accompagnato da una forte e ingiustificata campagna di denigrazione nei suoi confronti.”
Anche se non è una patologia o una malattia psicologica, è un fenomeno reale che si verifica in caso di separazioni conflittuali e richiede risposte a tutela dei minori.
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Come si sviluppa?

L’alienazione parentale può svilupparsi gradualmente nel corso del tempo, spesso iniziando con piccole infrazioni alla custodia condivisa del bambino, come ritardi nella restituzione del bambino all’altro genitore o la mancata partecipazione alle attività previste dall’accordo di custodia. Il genitore alienante può anche iniziare a criticare o denigrare l’altro genitore davanti al bambino, o a istigare il bambino a fare lo stesso. Nel tempo, queste azioni possono aumentare e portare ad un rifiuto completo del bambino di vedere o comunicare con il genitore alienato.

Effetti sui bambini

L’alienazione parentale può avere effetti significativi sul benessere emotivo e psicologico dei bambini coinvolti.
Essa può causare ansia, depressione, isolamento sociale, bassa autostima, e problemi di fiducia nelle relazioni future.
Può anche portare a problemi di comportamento, come ribellione e opposizione, e può influire negativamente sull’apprendimento e sullo sviluppo del bambino.

Interventi terapeutici

In caso di alienazione genitoriale, l’intervento terapeutico è spesso necessario per aiutare a riparare la relazione tra il bambino e il genitore alienato. Ci sono diverse forme di terapia disponibili, come la terapia familiare, la terapia individuale per i bambini e i genitori, e il lavoro di mediazione tra i genitori. L’obiettivo della terapia è quello di aiutare il bambino a superare le difficoltà emotive e a ripristinare la relazione con il genitore alienato.

Si può prevenire l’alienazione parentale?

La prevenzione dell’alienazione parentale è possibile attraverso l’adozione di una comunicazione efficace tra i genitori e l’adozione di un accordo di custodia che prevede il rispetto dei tempi e delle attività previste per la relazione con entrambi i genitori. E’ importante che i genitori rispettino l’accordo di custodia e che evitino di criticare o denigrare l’altro genitore davanti al bambino. Inoltre, è importante che i genitori forniscano sostegno al bambino durante la separazione e che cercare aiuto professionale per gestire eventuali difficoltà emotive.

Guarda anche il video!

Come si prova l’alienazione parentale?

La presenza di un’alienazione parentale può essere dimostrata in vario modo.
A questo scopo è la stessa Cassazione che ha dato indicazioni chiare.
Mi riferisco alla sentenza n.   del 2021 di cui parlo in questo video qui sotto, che dunque Ti consiglio di guardare.

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